Text, Textur, Textil. Tragbare Reklame vom TET-Kleid zum paper dress
Parole chiave:
pubblicità, Bahlsen, design aziendale, abiti di carta, donneAbstract
Intorno al 1910 l'azienda Bahlsen ampliò i suoi tradizionali materiali pubblicitari, includendo tra essi semplici abiti decorati con nastri ornamentali recanti il marchio TET. Poco dopo, noti atelier specializzati in ‘abbigliamento da riforma’ furono incaricati di realizzare vestiti più elaborati per sfilate di carnevale e altri eventi. Chi li indossava diventava così una sorta di spazio pubblicitario vivente. Oltre ai vestiti TET qui analizzati per la prima volta, anche gli abiti di carta della fine degli anni Sessanta mostrano come il marketing delle grandi aziende abbia strumentalizzato le donne attraverso la moda. Gli abiti di carta, prodotti usa e getta che rappresentavano un nuovo comportamento consumistico, si diffusero rapidamente negli Stati Uniti. Il ‘branding’ dei grandi marchi attraverso la moda, pratica ancora efficace oggi, dimostra come l’abbigliamento, in quanto mezzo di comunicazione, sia capace − a volte in modo più palese, altre volte più sottile − di trasmettere messaggi.
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