Logics of agreement. Quine’s naturalism between pragmatism and a Derridean impasse
DOI:
https://doi.org/10.6093/1593-7178/2845Parole chiave:
Quine, Derrida, Rorty, accordo, neopragmatismoAbstract
Una critica della metodologia di Quine, da un punto di vista neo-pragmatista, non può basarsi sull’obiezione secondo cui, per una concezione del linguaggio scientifico storicista e olistica, il concetto normativo di “prossimità ai dati reali” è senza senso – come Rorty crede. Quest’ultimo concetto sarebbe “pragmaticamente” giustificato, infatti, poiché si presenterebbe come un “fare emergere” quelle che sono costanti tipologie di strutture e relazioni tra forze, le quali coinciderebbero con un “utile” condivisione di prospettive all’interno della comunità propria di Quine. Per mostrare perché questo emergere di “condivisioni di prospettive” è problematico, perciò, occorre integrare l’olismo di Rorty con la nozione derridiana di disseminazione e singolarità dell’evento. La riflessione di Derrida potrebbe suggerire che i criteri scientifici di Quine di chiarezza, semplicità, linearità, condivisione e – di conseguenza – il concetto vero e proprio di “scienza”, non possono in alcun modo essere ontologicamente distinti dalla necessità di una valutazione etica dell’evento.
Downloads
Downloads
Pubblicato
Come citare
Fascicolo
Sezione
Licenza
Bollettino Filosofico pubblica in internet, ad accesso aperto, con licenza:
|
|
CCPL Creative Commons Attribution |
L'autore conserva il copyright sul suo contributo, consentendo tuttavia a chiunque "di riprodurre, distribuire, comunicare al pubblico, esporre in pubblico, rappresentare, eseguire e recitare l'opera", purché siano correttamente citati l'autore e il titolo della rivista. L’autore, al momento della proposta di pubblicazione, è inoltre tenuto a dichiarare che il contenuto e l’organizzazione dell’opera è originale e non compromette in alcun modo i diritti di terzi, né gli obblighi connessi alla salvaguardia di diritti morali ed economici di altri autori o di altri aventi diritto, sia per testi, immagini, foto, tabelle, sia per altre parti di cui il contributo può essere composto. L’autore dichiara altresì di essere a conoscenza delle sanzioni previste dal codice penale e dalle leggi speciali per l’ipotesi di falsità in atti ed uso di atti falsi, e che pertanto Bollettino Filosofico è esente da qualsiasi responsabilità di qualsivoglia natura, civile, amministrativa o penale, e sarà dall'autore tenuta indenne da qualsiasi richiesta o rivendicazione da parte di terzi.