Hiding in Plain Sight: Κίνησις at the Core of Heidegger’s Work. Prolegomenon

Autori

  • Thomas Sheehan Stanford University, Stanford, California

DOI:

https://doi.org/10.6093/1593-7178/7453

Abstract

Thesis: The tacit presupposition underlying all of Heidegger’s work, both early (regarding Dasein) and late (regarding Ereignis), was his retrieval of the unsaid in Aristotelian κίνησις. As the prologue to a work-in-progress, this essay discusses how Heidegger’s approach to phenomenology laid the groundwork for his rereading of κίνησις. Heidegger argued that Aristotle (1) understood κίνησις ontologically as a form of being and (2) worked within an implicit proto-phenomenological reduction of being (οὐσία) to intelligibility (παρουσία). Heidegger, in turn, interpreted παρουσία in terms of ἀλήθεια on three distinct but interrelated levels. This prologue prepares the way for a discussion of Heidegger’s readings of Physica III 1-3 and Metaphysica IX and their impact on the topics of Dasein and Ereignis.

Keywords: Aristotle, Heidegger, kinesis, Movement, Phenomenology

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Pubblicato

2020-12-16

Come citare

Sheehan, T. (2020). Hiding in Plain Sight: Κίνησις at the Core of Heidegger’s Work. Prolegomenon. Bollettino Filosofico, 35, 280–291. https://doi.org/10.6093/1593-7178/7453

Fascicolo

V. 35 (2020): RITORNO ALLE ORIGINI. GENESI ED EVOLUZIONE DEL PENSIERO DI MARTIN HEIDEGGER

Sezione

Appendice

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