Cos’ha di utopico la distopia
DOI:
https://doi.org/10.6093/2280-4110/9426Palabras clave:
Distopia, allegoria, irrealtàResumen
La distopia, in veste di concetto tipicamente novecentesco, in questo articolo è analizzata a partire dal presupposto che essa possa essere considerata una sorta di utopia estrema tesa a problematizzare quelle contraddizioni che angosciano il reale attraverso la formulazione di una dimensione (solo apparentemente) irreale. D’altronde, nella sua forma letteraria, la distopia può ritenersi affine all’allegoria poiché entrambe, in modo indiretto, esprimono l’idea di realtà mediante figure “altre” nel tentativo di immaginare un “potenziale” mondo possibile. Distopico e allegorico, in tal senso, si intrecciano, con una sorta di gradazione da un massimo di rappresentazione realistica (luoghi riconoscibili, date ravvicinate) a un massimo di irrealtà (non-luogo, fuori del tempo), perseguendo il medesimo obiettivo.
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