Occupation, Socioeconomic Status, and Dissidence in Bologna around 1300
DOI:
https://doi.org/10.6093/1593-2214/11619Parole chiave:
Medioevo, XIII-XIV secolo, Bologna, inquisizione, dissidenza, catarismo, professioni, fattori socioeconomici, parrocchieAbstract
Il saggio esamina il rapporto tra dissidenza, professione, residenza e condizioni socioeconomiche nel registro d’inquisizione di Bologna (1291-1310), confrontando la distribuzione dei sospetti di eresia con quella della popolazione censita nell’estimo del 1296-7. L’indagine verifica se la composizione professionale dei sospetti di eresia rifletta gli assetti più ampi del tessuto sociale urbano e se i profili di ricchezza delle parrocchie e dei gruppi occupazionali abbiano influito sul coinvolgimento nella dissidenza. Contrariamente alle letture precedenti, che individuavano in tessitori e lavoratori della pelle i soggetti maggiormente inclini alla dissidenza, l’analisi non evidenzia una loro significativa sovra-rappresentazione. I risultati suggeriscono invece il ruolo determinante della distribuzione professionale e delle dinamiche di vicinato, indicando che la diffusione dell’eresia si articolò soprattutto attraverso legami comunitari, più che in relazione a specifiche classi o categorie economiche.
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