Discutendo sull’eredità sinfonica di Fedor Lopuchov: alla riscoperta de ‘Il vortice rosso’ (1924)

Autori

  • Marta Mele Sapienza Università di Roma

DOI:

https://doi.org/10.6093/sigma.v0i7.10530

Parole chiave:

Fedor Lopuchov, La danzasinfonia, Il vortice rosso, Avanguardia, Rivoluzione russa

Abstract

In occasione del centenario de La danzasinfonia di Fedor Lopuchov si è discusso dell’eredità del balletto sinfonico. Tra i nodi tuttora da sciogliere a questo proposito è il legame tra la linea sinfonica e la linea drammatica dell’arte coreografica russa novecentesca, nonché la reale natura del suo duplice rapporto con la tradizione e l’Avanguardia. A questo scopo, il saggio analizza il cambio di direzione impresso dal coreografo Fedor Lopuchov alla propria produzione subito dopo l’insuccesso de La danzasinfonia, esplorando lo spettacolo dal titolo Il vortice rosso (1924) nei suoi intrecci letterari, musicali, visivi e teatrali con le Avanguardie russe.

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Biografia autore

Marta Mele, Sapienza Università di Roma

Laureata in Letteratura Russa, si è perfezionata in Storia e Teoria dell’Arte Coreografica presso l’Accademia Vaganova di San Pietroburgo. Dopo importanti esperienze nel campo dell’editoria e delle relazioni internazionali, si è addottorata in Musica e Spettacolo presso la Sapienza Università di Roma discutendo una tesi su Il balletto a Leningrado tra Avanguardia e ideologia (tutor Prof. Vito Di Bernardi). Attualmente insegna a contratto Costume Teatrale nella stessa università per il corso di laurea magistrale in Fashion Studies.

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Pubblicato

2023-12-15

Come citare

Mele, M. (2023). Discutendo sull’eredità sinfonica di Fedor Lopuchov: alla riscoperta de ‘Il vortice rosso’ (1924). SigMa - Rivista Di Letterature Comparate, Teatro E Arti Dello Spettacolo, (7), 357–375. https://doi.org/10.6093/sigma.v0i7.10530