La coscienza di Livia. Per una lettura dell’‘incipit’ di “Senso” di Camillo Boito

Autori

  • Aurélie Gendrat-Claudel Université Paris-Sorbonne

DOI:

https://doi.org/10.6093/sigma.v0i2.5981

Parole chiave:

Senso, Camillo Boito, incipit, narratore inattendibile, lettore

Abstract

Il presente contributo propone una lettura ravvicinata dei primi paragrafi di Senso di Camillo Boito (1883), basandosi sia sulle analisi già esistenti (E. Porciani, C. Bertoni) dell’inattendibilità della narratrice sia sul quadro teorico di riferimento elaborato da A. Del Lungo per quanto riguarda l’incipit come soglia strategica del testo narrrativo, in relazione con i concetti di seduzione e di sensualità. Si tratta di mostrare come un racconto minore nella storia della letteratura possa dispiegare dispositivi narrativi abbastanza complessi di collaborazione ermeneutica del lettore, in modo tale da offrire una possibile metafora della letteratura stessa.

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Pubblicato

2018-12-30

Come citare

Gendrat-Claudel, A. (2018). La coscienza di Livia. Per una lettura dell’‘incipit’ di “Senso” di Camillo Boito. SigMa - Rivista Di Letterature Comparate, Teatro E Arti Dello Spettacolo, (2), 419–438. https://doi.org/10.6093/sigma.v0i2.5981