Il referto di un’ordinaria stortura. La semantica dei tempi verbali nel “Reverendo” di Verga

Autori

  • Concetta Maria Pagliuca Università di Napoli Federico II

DOI:

https://doi.org/10.6093/sigma.v0i3.6549

Parole chiave:

naturalismo, imperfetto, passato remoto, normalità, aberrazione

Abstract

Il contributo si propone di analizzare Il Reverendo (Novelle rusticane, 1883) per mostrare con quali procedimenti Verga riesca a rendere ordinario per il lettore il racconto di una quotidianità abnorme, a far coincidere perversione e normalità. Grazie a un’attenta disamina dell’ingegneria dei tempi verbali si è giunti a tre conclusioni: l’imperfetto, tempo dell’ordinarietà, è prediletto nella cronaca delle nefandezze del Reverendo, che non sembrano troppo sorprendere il ‘coro’ che le commenta.  Il trapassato prossimo viene spesso impiegato per evitare l’uso del passato remoto. A quest’ultimo, le poche volte che appare, è attribuita una precisa funzione segnaletica: infatti, le sezioni della novella dove compaiono i passati remoti corrispondono ai momenti in cui personaggi diversi, portatori di un’etica altra rispetto a quella del protagonista, evocano una norma religiosa, un codice morale che dovrebbe essere (e non è) universalmente condiviso.

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Biografia autore

Concetta Maria Pagliuca, Università di Napoli Federico II

Concetta Maria Pagliuca si è laureata con lode prima in Lettere Moderne e poi in Filologia Moderna all’Università di Napoli Federico II e ha conseguito il Master di II livello in Didattica dell’italiano come lingua seconda all’Università di Napoli “L’Orientale”. Si occupa da diversi anni della soggettività nella narrativa moderna inglese, francese e italiana. Attualmente è cultore di letteratura italiana presso l’Università Federico II. Ha partecipato come speaker a diversi convegni, tra cui: Borghesia disambientata (Federico II, 2016), Nuove letture per Matilde Serao (Federico II, 2018), Letteratura e antropologia (Università del Molise, MOD 2019). Ha pubblicato un articolo intitolato “Lo stile dell’anima”, in «Status Quaestionis», 12, 2017 e ha schedato due romanzi (C. Arrighi, La scapigliatura e il 6 febbraio e L. Malerba, Il serpente) per i volumi de Il romanzo in Italia, a cura di G. Alfano e F. de Cristofaro, Roma, Carocci, 2018.

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Pubblicato

2019-12-27

Come citare

Pagliuca, C. M. (2019). Il referto di un’ordinaria stortura. La semantica dei tempi verbali nel “Reverendo” di Verga. SigMa - Rivista Di Letterature Comparate, Teatro E Arti Dello Spettacolo, (3), 71–89. https://doi.org/10.6093/sigma.v0i3.6549