Topografie sonore. Composizione e spazialità della memoria nell’opera di Roberto Paci Dalò

Autori

DOI:

https://doi.org/10.6093/sigma.v0i5.8758

Parole chiave:

Performance, DDR, postmemoria, geografia emotiva

Abstract

Questo lavoro analizza il ruolo della spazialità nell’elaborazione del trauma in epoca contemporanea nell’opera dell’artista e compositore italiano Roberto Paci Dalò (1962), con particolare attenzione alla sua collaborazione (diacronica) con il drammaturgo della DDR Heiner Müller (1929-1995). Innanzitutto si osserva la geografia (reale ed emotiva) che traspare dai lavori di Roberto Paci Dalò e la si lega alla memoria storica, di cui è portavoce. Infine si fanno convergere lo spazio e il tempo di Dalò e Müller attraverso i lavori che coinvolgono entrambi: Greuelmärchen, Roter Schnee e Funkhaus Heiner Müller.

Downloads

I dati di download non sono ancora disponibili.

Biografia autore

Benedetta Bronzini, Università di Firenze / Istituto di Alti Studi SSML Carlo Bo / Università di Modena e Reggio Emilia

Benedetta Bronzini, PhD in Germanistica (Firenze-Bonn) con una dissertazione su Heiner Müller come intervistato e performer, insegna Letteratura e cultura tedesca contemporanea presso la SSML Carlo Bo di Bologna e collabora con l’Università degli Studi di Firenze e di Modena e Reggio Emilia. Scrive per la «Rivista di Letterature moderne e comparate» e per «Connessioni remote». Ricerca sul teatro politico contemporaneo (Italia, Germania) e sulle riscritture intermediali. Nel corso del 2020 ha pubblicato Dare forma al silenzio. Heiner Müller e Pier Paolo Pasolini artisti dell’intervista per i tipi di Pacini Editore.

##submission.downloads##

Pubblicato

2021-12-20

Come citare

Bronzini, B. (2021). Topografie sonore. Composizione e spazialità della memoria nell’opera di Roberto Paci Dalò. SigMa - Rivista Di Letterature Comparate, Teatro E Arti Dello Spettacolo, (5), 141–164. https://doi.org/10.6093/sigma.v0i5.8758