Ricognizioni. Luoghi (e fantasmi) del trauma in “Ventisei” di Vittorio Sereni

Autori

  • Bernardo De Luca Università di Napoli Federico II

DOI:

https://doi.org/10.6093/sigma.v0i5.8785

Parole chiave:

Vittorio Sereni, prosa autobiografica, close-reading, luoghi del trauma, fantasmi

Abstract

In questo contributo si propone una lettura ravvicinata della prosa autobiografica Ventisei di Vittorio Sereni, delimitando due blocchi tematici che compongono l’ossatura del testo: la natura dei luoghi del trauma e la riemersione di diversi fantasmi psichici. Per quanto riguarda i luoghi, vengono isolate e analizzate cinque stratificazioni temporali e simbolico-culturali. Successivamente, si distinguono tre tipologie di apparizioni fantasmatiche. L’analisi punta a mostrare il delicato equilibrio tra le diverse forze liberate dal trauma che struttura questa prosa. In conclusione, si propone una riflessione sulla categoria di “futuro inattuato”, che apre alla dimensione progettuale dell’ultimo Sereni.

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Biografia autore

Bernardo De Luca, Università di Napoli Federico II

Bernardo De Luca è Ricercatore di Letteratura italiana presso l’Università di Napoli Federico II. Si occupa prevalentemente di letteratura moderna e contemporanea. È redattore della rivista «Filologia e Critica» e della collana Bites900. Ha curato l'edizione critica e commentata di Foglio di via di Franco Fortini (Quodlibet, 2018). Membro della giuria del Premio Internazionale Franco Fortini.

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Pubblicato

2021-12-20

Come citare

De Luca, B. (2021). Ricognizioni. Luoghi (e fantasmi) del trauma in “Ventisei” di Vittorio Sereni. SigMa - Rivista Di Letterature Comparate, Teatro E Arti Dello Spettacolo, (5), 73–95. https://doi.org/10.6093/sigma.v0i5.8785