La versione catanese di Zio Paperone e il PDP6000. Riflessioni del traduttore

Autori

  • Salvatore Menza Università di Catania

DOI:

https://doi.org/10.6093/ridesn/12454

Parole chiave:

Topolino, adattamento, comicità linguistica, ortografie dialettali, catanese

Abstract

In questo articolo, l’autore della versione in catanese della storia Zio Paperone e il PDP 6000 (Topolino, n. 3608) analizza il proprio lavoro di adattamento. L’obiettivo era creare un testo che facesse sorridere i lettori ma che allo stesso tempo costituisse un documento del catanese parlato contemporaneo, nella specifica varietà padroneggiata dall’autore. I criteri di trascrizione (§ 2) e le strategie traduttive (§ 3) sono stati funzionali a tali obiettivi. Per quanto riguarda la trascrizione, la scelta di un sistema che dà conto graficamente di tutti i fenomeni fonologici punta a consentire anche ai non catanesi e ai non siciliani di riprodurre la sostanza fonica (segmentale) del catanese. Le strategie traduttive, invece, riprendono quelle già adoperate dai più noti attori comici catanesi del passato e del presente. Per ciascuna strategia vengono analizzati numerosi esempi, mettendo a confronto il testo di partenza e quello di arrivo.

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Pubblicato

2025-06-30

Come citare

Menza, S. (2025). La versione catanese di Zio Paperone e il PDP6000. Riflessioni del traduttore. Rivista Del Dizionario Etimologico E Storico Del Napoletano, 3(1), 590–616. https://doi.org/10.6093/ridesn/12454

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