Ancora sulle sorti dell’infinito soggetto. Un’indagine sul greco (e sul latino) del Nuovo Testamento
DOI:
https://doi.org/10.6093/2281-6585/11310Abstract
Il presente contributo intende investigare, grazie ad un’analisi basata su un corpus, la sintassi dell’infinito soggetto nel greco neotestamentario, comparandola con la lingua omerica e post-omerica. I dati ricavati dai testi del Nuovo Testamento paiono mostrare una sostanziale continuità con la sintassi del greco post-omerico rispetto alla precedente fase omerica: vale a dire un lieve ampliamento dei contesti che ammettono l’uso dell’infinito come soggetto. Così, mentre nel greco omerico gli infiniti si limitano alle sole clausole intransitive, nel greco post-omerico e neotestamentario essi possono comparire come soggetti di verbi transitivi (sebbene con una frequenza assai limitata). Nel corso della trattazione, si prendono inoltre in considerazione le occorrenze di τοῦ + infinito con valore di soggetto intransitivo, al fine di mettere in luce una rilevante tipologia di codifica non canonica.