Sul nesso misericordia/ricordo. Ancora sulla pietas del pensiero
DOI:
https://doi.org/10.6093/1593-7178/4042Parole chiave:
Fenomenologia della memoria e della pietà, ragione ermeneutica, pietas, memoria, pietà.Abstract
As is well known, the pietas of thinking as a proprium of hermeneutical reason cannot be found inside the strength of the logos that overcomes the negative and the split dissolving differences into identities. Rather, it is a reconciliation – or justification – not relying on "binding" structures of reason; it is at the same time justification and forgiveness, rehabilitation and rejoicing, meditation and hope, invocation and appeal. Starting from this horizon, the aim of the essay is to retrace the core of the relation between two keywords of our intellectual tradition in the realm of the pietas of thinking. Mercy and memory: the meaning of their bond – perhaps nowadays overshadowed – is evident at the roots of our culture, especially in our common tradition with the early Jewish Christian culture.Downloads
##submission.downloads##
Pubblicato
Come citare
Fascicolo
Sezione
Licenza
Bollettino Filosofico pubblica in internet, ad accesso aperto, con licenza:
|
CCPL Creative Commons Attribution |
L'autore conserva il copyright sul suo contributo, consentendo tuttavia a chiunque "di riprodurre, distribuire, comunicare al pubblico, esporre in pubblico, rappresentare, eseguire e recitare l'opera", purché siano correttamente citati l'autore e il titolo della rivista. L’autore, al momento della proposta di pubblicazione, è inoltre tenuto a dichiarare che il contenuto e l’organizzazione dell’opera è originale e non compromette in alcun modo i diritti di terzi, né gli obblighi connessi alla salvaguardia di diritti morali ed economici di altri autori o di altri aventi diritto, sia per testi, immagini, foto, tabelle, sia per altre parti di cui il contributo può essere composto. L’autore dichiara altresì di essere a conoscenza delle sanzioni previste dal codice penale e dalle leggi speciali per l’ipotesi di falsità in atti ed uso di atti falsi, e che pertanto Bollettino Filosofico è esente da qualsiasi responsabilità di qualsivoglia natura, civile, amministrativa o penale, e sarà dall'autore tenuta indenne da qualsiasi richiesta o rivendicazione da parte di terzi.