Gender gap e quote rosa: 50/50, l’antitrust della politica
DOI:
https://doi.org/10.6092/1827-9198/1371Keywords:
sotto-rappresentazione delle donne, parlamento, quote legislative, quote volontarie, pregiudizio di genere, agenda politicaAbstract
Poiché le donne sono fortemente sottorappresentate nella politica italiana, si propone di introdurre un “antitrust della politica”. Questa scarsa rappresentanza è incostituzionale e distorce al maschile l’agenda politica. Sosteniamo che la scarsa presenza delle donne non può essere attribuita a una mancanza di competenza o motivazione ma è una conseguenza del metodo di cooptazione. Analizziamo le differenti strategie che sono state usate con successo in altri paesi per ottenere l’equilibrio di genere in politica, sia per via legislativa sia sulla base di quote introdotte volontariamente dai partiti. Nel nostro Paese, tenendo conto dell’attuale debole rappresentanza di donne in parlamento, appare più percorribile la seconda strada rispetto alla prima. Affermiamo infine che la più promettente strategia per il sistema italiano è lo “zip” per il quale, in ogni lista elettorale, donne e uomini sono presenti in modo alternato.Downloads
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2013-01-08
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Maas, A., Mucchi-Faina, A., & Volpato, C. (2013). Gender gap e quote rosa: 50/50, l’antitrust della politica. La Camera Blu, (7), 165–173. https://doi.org/10.6092/1827-9198/1371
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