La giustizia tributaria tra cultura costituzionale e istanze europee: una riforma incompiuta?
DOI:
https://doi.org/10.6093/2421-0528/11225Parole chiave:
Riforma, giustizia tributaria, PNRR, condizionalità, cultura costituzionaleAbstract
Con la l. n. 130/2022 si è finalmente realizzata la riforma della giustizia tributaria: la stessa, attesa da anni, è stata inserita tra i traguardi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che, come noto, viene finanziato per il tramite delle risorse del Next Generation EU. Ciò ha determinato un intreccio tra il versante culturale interno della riforma e le richieste dell’Unione, tra fattori di natura endogena e fattori di natura esogena: da un lato, la specialità che connota la tutela giurisdizionale tributaria italiana, che afferisce al piano costituzionale; dall’altro, le ragioni economiche e di mercato sottostanti alle istanze europee. L’intervento si propone di analizzare questo doppio apporto (nazionale e sovranazionale) alla modifica della precedente disciplina degli organi di giustizia tributaria contenuta nel d.lgs. n. 545/1992. Si renderà a tal fine necessario valutare i presupposti costituzionali di riforma, l’iter che ha condotto alla sua adozione e le innovazioni contenutistiche apportate. Il fine ultimo sarà quello di indagare la complessità di una trasformazione che non appare ancora completa