Le garanzie procedurali del DSA e i limiti euro-unitari al potere privato delle piattaforme digitali

Autori

  • Sara Pugliese
  • Vincenzo Visone

Parole chiave:

Digital Services Act (DSA), Costituzionalismo digitale, Piattaforme digitali, Garanzie procedurali, Potere privato tecnologico, Very Large Online Platforms (VLOP), Very Large Online Search Engines (VLOSE)

Abstract

Il saggio analizza il Digital Services Act (Regolamento UE n. 2022/2065) quale paradigma innovativo di regolamentazione delle piattaforme digitali, esaminandone le implicazioni costituzionali e amministrative nel contesto del costituzionalismo digitale europeo. L'analisi evidenzia come il regolamento introduca significative garanzie procedurali mutuate dal diritto amministrativo: trasparenza, motivazione, non discriminazione e spiegabilità delle decisioni algoritmiche. Il sistema di co-regolazione attraverso codici di condotta costituisce un elemento caratterizzante del DSA, configurandosi come strumento di enforcement complementare alla normativa, con particolare attenzione ai rischi sistemici quali disinformazione, hate speech e manipolazione. Altro elemento caratterizzante è il sistema di vigilanza, improntato ad una logica di networking multilivello, sintomo di una progressiva amministrativizzazione del sistema dell’UE. Il DSA, pur rappresentando un punto di partenza piuttosto che di arrivo nella regolazione delle piattaforme digitali, è inteso come un tentativo di riequilibrio del rapporto asimmetrico tra utenti e Big Tech attraverso la proceduralizzazione delle garanzie

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Pubblicato

2025-09-12

Come citare

Pugliese, S., & Visone, V. (2025). Le garanzie procedurali del DSA e i limiti euro-unitari al potere privato delle piattaforme digitali. Diritto Pubblico Europeo - Rassegna Online, 25(2). Recuperato da https://serena.sharepress.it/index.php/dperonline/article/view/12660