Romanità e valori paesaggistici a Ostia antica e Roma: il contributo di Guido Calza, Italo Gismondi e Raffaele de Vico
DOI:
https://doi.org/10.6093/2499-1422/12563Abstract
Durante gli scavi di Ostia antica negli anni Venti, Calza, Gismondi e de Vico interpretano l’uso dei materiali antichi per ricostruire i resti e progettare il nuovo. Il loro approccio, influenzato dal contesto fascista, vede il restauro come resurrezione delle vestigia romane. Il contributo analizza le loro metodologie, con particolare attenzione all’uso del tufo di Veio nel teatro di Ostia e nei progetti romani di de Vico, tra monumentalità e continuità con l’ambiente archeologico.
Downloads
Downloads
Pubblicato
Come citare
Fascicolo
Sezione
Licenza
Copyright (c) 2025 Simonetta Ciranna, Anna Saviano

TQuesto lavoro è fornito con la licenza Creative Commons Attribuzione 4.0 Internazionale.
Eikonocity pubblica in internet, ad accesso aperto, con licenza:
|
|
CCPL Creative Commons Attribuzione 4.0 |
L'autore conserva il copyright sul suo contributo, consentendo tuttavia a chiunque "di riprodurre, distribuire, comunicare al pubblico, esporre in pubblico, rappresentare, eseguire e recitare l'opera", purché siano correttamente citati l'autore e il titolo della rivista. L’autore, al momento della proposta di pubblicazione, è inoltre tenuto a dichiarare che il contenuto e l’organizzazione dell’opera è originale e non compromette in alcun modo i diritti di terzi, né gli obblighi connessi alla salvaguardia di diritti morali ed economici di altri autori o di altri aventi diritto, sia per testi, immagini, foto, tabelle, sia per altre parti di cui il contributo può essere composto. L’autore dichiara altresì di essere a conoscenza delle sanzioni previste dal codice penale e dalle leggi speciali per l’ipotesi di falsità in atti ed uso di atti falsi, e che pertanto Eikonocity è esente da qualsiasi responsabilità di qualsivoglia natura, civile, amministrativa o penale, e sarà dall'autore tenuta indenne da qualsiasi richiesta o rivendicazione da parte di terzi.