MIKADO BAZAAR DI SUNDERLAND E JAPANESE SHOP DI DARLINGTON: PRESENZA DI ARTICOLI GIAPPONESI NEI NEGOZI DEL NORD-EST DELL’INGHILTERRA, 1860-1900

Autori

  • Massimiliano Papini Northumbria University

DOI:

https://doi.org/10.6093/2724-4369

Abstract

Nella seconda metà del XIX secolo, molti Paesi europei e il Nord America furono investiti da una grande ondata di interesse per tutto ciò che era giapponese. Questo articolo esamina come i rivenditori locali abbiano avuto un ruolo centrale nella diffusione di questo fenomeno culturale in una regione periferica, il Nord Est dell'Inghilterra.

Attraverso negozi più o meno specializzati, gli articoli decorativi giapponesi come i tessuti, le ceramiche, le lacche e i ventagli divennero accessibili nel Nord-Est, contemporaneamente a molte altre zone della Gran Bretagna. Grazie alle inserzioni sui giornali, è stato possibile dimostrare che i rivenditori locali promuovevano la stessa visione idealizzata del Giappone pre-moderno, che si intrecciava con il desiderio di cosmopolitismo di tutto il Paese.

Il Mikado Bazaar di Sunderland sfruttò questo nuovo modello di consumo organizzando un'esperienza di acquisto multiforme attraverso la quale i clienti potevano virtualmente viaggiare in un Giappone idealizzato senza lasciare Sunderland. Un'immagine così rassicurante e desiderabile del Giappone è stata determinante per ridurre la cultura giapponese allo stato di un insieme di oggetti mercificabili.

Se il Mikado Bazaar dimostra come le tendenze nazionali e globali possano essere viste nel Nord Est dell'Inghilterra e come questi negozi diventino dei mediatori che diffondono fenomeni culturali per la comunità locale, il Japanese Shop di Darlington riflette una tendenza complementare.

Probabilmente ispirato da eventi a tema giapponese organizzati in città, il proprietario del Japanese Shop di Darlington ha sfruttato la popolarità già consolidata dei temi giapponesi tra i membri della comunità locale per associare articoli non giapponesi all'eccellenza estetica comunemente attribuita alle tradizioni artistiche giapponesi.

Biografia autore

Massimiliano Papini, Northumbria University

Massimiliano Papini è dottorando in Visual and Material Culture Studies presso la Northumbria University, Newcastle Upon Tyne. Ha conseguito un master in Storia dell'arte dell'Asia orientale (SOAS, 2015) e un altro master in Storia dell'arte (Università di Firenze, 2016). La sua ricerca riguarda l'interazione culturale tra Europa e Giappone attraverso l'arte e i manufatti tra il XIX e il XX secolo. Oltre a pubblicare su questi temi in riviste accademiche, ha presentato le sue ricerche in convegni nazionali e internazionali come il XLIII “Convegno di Studi sul Giappone” organizzato dall'AISTUGIA (Napoli), l'11° “International Convention of Asian Scholars” (Leiden), il convegno “Italy and East Asia: Exchanges and Parallels” (New York). Inoltre, ha avuto modo di collaborare con curatori di musei in Italia (Museo Stibbert, Firenze, 2014) e nel Regno Unito (Dorman Museum, Middlesbrough, 2017). Nel 2018 ha co-fondato un gruppo di ricerca di dottorandi chiamato Transcultural Art and Design Research Forum per discutere di temi post-coloniali in un contesto interdisciplinare.

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Pubblicato

2025-02-16