El poeta y la ciudad. Dos lecturas sobre la condenación platónica de la poesía: María Zambrano y Eugenio Trías
DOI:
https://doi.org/10.6093/2280-4110/10808Palabras clave:
Poesia, Città, Platone, María Zambrano, Eugenio TríasResumen
L’articolo si propone di sondare il rapporto tra la figura del poeta e la città a partire dalla diversa interpretazione che María Zambrano e Eugenio Trías danno della cosiddetta “condanna platonica”. Sulla scorta di queste letture, si intende mettere a fuoco non solo la frequente distorsione di alcuni celebri passaggi della Repubblica, bensì l’articolazione storico-filosofica tra due momenti, quello dell’esilio del poeta e del suo ritorno alla città. Si tratta di un’analisi la cui finalità è doppia, giacché se da un lato consente di riflettere su una questione filosofica di necessaria importanza allo scopo di sanare antiche fratture del pensiero, dall’altro serve da lente attraverso la quale svelare aspetti cruciali delle proposte filosofiche dei due autori spagnoli: il carattere poetico della ragione nella riflessione di Zambrano e il tema della città come uno dei principali assi teorici del pensiero di Trías.
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