Culture notarili e spazi di frontiera: questionari storiografici a confronto e problemi aperti

Autori

DOI:

https://doi.org/10.6093/1593-2214/11384

Parole chiave:

Medioevo, Notariato, Aree di frontiera, Storia culturale, Documenti, Pratiche di scrittura

Abstract

Attraverso un’analisi comparativa dell’esercizio della professione notarile nel basso Medioevo, con particolare attenzione alle regioni situate in aree di frontiera, si affronta in questa sede la questione storiografica della circolazione di tecniche, forme e culture documentarie. Sebbene tali fenomeni siano spesso interpretati come un esito quasi automatico della vicinanza geografica o dei legami politici e commerciali con regioni caratterizzate da tradizioni documentarie consolidate e relativamente omogenee, le recenti acquisizioni storiografiche invitano a un’osservazione più approfondita delle pratiche locali e dei processi originali di scrittura documentaria. Questo approccio consente non solo di riconsiderare le dinamiche di interazione tra aree diverse, ma anche di comprendere meglio il ruolo attivo dei notai nella creazione e nell’adozione di modelli documentari, adattandoli alle specificità territoriali. 

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Pubblicato

2024-12-21

Come citare

Balossino, Simone, e Paolo Buffo. 2024. «Culture Notarili E Spazi Di Frontiera: Questionari Storiografici a Confronto E Problemi Aperti». Reti Medievali Rivista 25 (2):169-79. https://doi.org/10.6093/1593-2214/11384.

Fascicolo

Sezione

Saggi in Sezione monografica