Universalità della Legge rivelata e riflessioni sulle religioni nella filosofia islamica medievale: alcune considerazioni

Autori

  • Sara Barchiesi Università degli Studi di Macerata

DOI:

https://doi.org/10.6092/1593-2214/443

Parole chiave:

Filosofia islamica medievale, profezia, rivelazione, universalità della religione, Avicenna, Ibn Ṭufayl, Averroè, Ibn al-Nafīs

Abstract

Attraverso l’analisi di alcune teorie filosofiche islamiche medievali, l’articolo intende indagare la tipologia di approccio che autori come Avicenna e Averroè adottarono nei confronti di religioni diverse da quelle di origine (ebraismo, cristianesimo, zoroastrismo e sabeismo) ed elaborare una riflessione sul concetto di universalità nella religione islamica. Analizzerò le loro dottrine sull’insegnamento profetico, tenendo presenti le fonti platoniche da cui esse si svilupparono, e illustrerò i motivi per cui esse occuparono un posto fondamentale nella scienza politica e le finalità di queste teorie. Attraverso il confronto con diversi studiosi, che nei loro articoli hanno prestato attenzione alla domanda sulla naturalità o sulla positività della Legge islamica, cercherò di andare all’origine della questione, indagando quale fosse il messaggio universale che essi rintracciarono nella Legge rivelata e il motivo che li indusse a presentarlo come rivolto all’intero genere umano.

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Pubblicato

2015-05-10

Come citare

Barchiesi, Sara. 2015. «Universalità Della Legge Rivelata E Riflessioni Sulle Religioni Nella Filosofia Islamica Medievale: Alcune Considerazioni». Reti Medievali Rivista 16 (1):3-26. https://doi.org/10.6092/1593-2214/443.

Fascicolo

Sezione

Saggi