Exploring minor clerics in early medieval Tuscany

Autori

  • Rachel Stone King’s College London

DOI:

https://doi.org/10.6092/1593-2214/5076

Parole chiave:

Chierici minori, celibato ecclesiastico, monastero del Monte Amiata, documenti privati.

Abstract

Il saggio intende fornire una panoramica sui chierici minori nelle fonti di età carolingia, che, a partire dai capitolari episcopali, mostrano un ruolo assai più rilevante in area italica rispetto alle coeve dinamiche osservabili sul suolo francese. Tra le fonti, sono soprattutto le carte – dettagliatamente analizzate – provenienti dall’archivio del monastero di San Salvatore al Monte Amiata a mostrare una consistente presenza di clerici. Essi appaiono generalmente come un gruppo a forte radicamento rurale, differenziato al proprio interno secondo livelli non omogenei di educazione e alfabetizzazione, ma di una qualche eminenza sociale in ambito locale e con larga presenza di individui adulti con prole. La prevalenza di quest’ultima, ampia fascia di clerici potrebbe essere correlata alla struttura delle pievi dell’Italia centro-settentrionale e alle modalità di trasmissione dell’ufficio ecclesiastico che esse presentavano secondo la linea padre/figlio e zio/nipote. Tra le altre cose, sarà proprio l’appannamento di una netta divisione di status laico/ecclesiastico a preoccupare, inducendo a trovare soluzioni, i riformatori che, nel secolo XI, giungeranno in Italia da altre regioni dell’Europa occidentale.

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Pubblicato

2017-03-31

Come citare

Stone, Rachel. 2017. «Exploring Minor Clerics in Early Medieval Tuscany». Reti Medievali Rivista 18 (1):67-97. https://doi.org/10.6092/1593-2214/5076.

Fascicolo

Sezione

Saggi

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