Monache e assistenza all’infanzia: l’orfanotrofio dei Santi Quattro Coronati nel XVI secolo
DOI:
https://doi.org/10.6092/1593-2214/5640Parole chiave:
Monache, orfane, clausuraAbstract
Nei primi decenni del XVI secolo prese corpo nella città di Roma una vasta opera di protezione e recupero della marginalità femminile, che si esplicò nella creazione di specifici istituti destinati a custodire bambine e ragazze, per nutrirle, educarle e soprattutto per proteggerne l’onore e l’onestà. Tali strutture vennero gestite a volte da monache, a volte da oblate o da altre sanctimoniales, ma anche da laiche. Fu in questo contesto che sorse l’orfanotrofio dei Santi Quattro Coronati per accogliere le orfane romane, affidate a un gruppo di terziarie agostiniane. Citato in vario modo nei documenti e a volte confuso con i conservatori, l’istituto assunse presto la fisionomia di un monastero di clausura, seguendo tuttavia norme meno rigide e godendo di maggiori concessioni rispetto alle comunità monastiche coeve.
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