Il monastero femminile di Santa Sofia di Benevento: Ambizioni e limiti di un progetto politico e familiare nell’Italia meridionale longobarda (secoli VIII-IX)
DOI:
https://doi.org/10.6092/1593-2214/6047Parole chiave:
Longobardi, Monasteri femminili, Secoli VIII-IX, Italia meridionale, MedioevoAbstract
La storiografia ha da tempo messo in rilievo le affinità tra la fondazione regia di San Salvatore di Brescia e quella di Santa Sofia di Benevento. A quest’ultima è stato attribuito non solo il ruolo di monastero familiare, ma anche quello di vero e proprio “santuario nazionale longobardo”. Prendendo in considerazione il progetto politico e le strategie di rappresentazione dell’autorità di Arechi, suo fondatore, questo contributo intende riconsiderare sia la dimensione familiare di Santa Sofia sia il ruolo politico e religioso che la storiografia ha attribuito ad essa. La fortuna e il ruolo del monastero nella società beneventana sono poi analizzati nel quadro del successivo principato dei Siconidi, quindi in quello delle trasformazioni politiche, sociali e devozionali che investirono Benevento nella prima metà del IX secolo.
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