Historische Grundlagenforschung in Rumänien und Digital Humanities
DOI:
https://doi.org/10.6092/1593-2214/6129Parole chiave:
Medioevo, Romania, Transilvania, Fonti della Curia romana, Digitalizzazione, Banche datiAbstract
Per diversi motivi la Romania per molto tempo non ha preso parte agli sforzi internazionali per l’esplorazione delle fonti curiali medievali conservate nell’Archivio Segreto Vaticano, ne- gli archivi romani o nelle raccolte documentarie romene. Attualmente questa situazione però sta cambiando. Il crescente interesse per questa importante documentazione è incoraggiato e facilitato in primo luogo da molteplici iniziative mirate a digitalizzare le fonti papali o curiali conservate localmente, rendendole così accessibili ai ricercatori. In brevissimo tempo le banche dati e/o le collezioni di immagini digitali di fonti medievali, fornite dai progetti internazionali, nazionali o istituzionali, sono diventate strumenti indispensabili di ricerca. La Transilvania, un tempo provincia del regno d’Ungheria e perciò parte del mondo latino medievale, trae notevo- lissimo profitto da questa ondata di progetti sostenuti e controllati da tecniche informatiche di vecchia o recente data. Il saggio vuole discutere come le ricerche medievali legate alla Transil- vania (tradizionalmente un contesto di studi multilingue e internazionale) usano questi nuovi collegamenti digitali e quali siano i limiti dei vari progetti. Infine, ci si interroga su quali potreb- bero essere i prossimi passi per un sviluppo e un miglioramento ulteriori.
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