La contabilità di vertice nella Corona d’Aragona di Alfonso V
DOI:
https://doi.org/10.6092/1593-2214/7634Parole chiave:
Medioevo, Secolo XV, Corona d’Aragona, Alfonso il Magnanimo, Finanza pubblica, ContabilitàAbstract
La dilatazione della finanza pubblica che caratterizzò il Quattrocento indusse gli stati europei a dotarsi di sistemi di contabilità più efficaci. Alla tenuta dei conti pubblici bassomedievali la storiografia economica ha rivolto un’attenzione scarsissima, soprattutto se paragonata all’interesse dedicato alla contabilità delle compagnie bancarie e mercantili del tempo. Sulla base della documentazione conservata tra l’Archivo del Reino de València e l’Archivo de la Corona de Aragón di Barcellona, il contributo analizza il sistema dei conti della tesoreria centrale della Corona d’Aragona al tempo di Alfonso V (1416-1458), sottolineando come i registri, suddivisi in differenti serie, non assolvessero a una mera funzione di controllo della gestione finanziaria degli ufficiali. Al contempo, lo studio evidenzia i progressi determinati nell’ambito della contabilità pubblica dall’ampliamento dell’attività finanziaria dello stato nel XV secolo.
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