La statua di Teoderico ad Aquisgrana. Potere, arte e memoria tra antichità e medioevo
DOI:
https://doi.org/10.6093/1593-2214/9383Parole chiave:
Carlo Magno, Teoderico, statua equestre, Aquisgrana, Ravenna, Medioevo, Secoli VI-IXAbstract
Sulla strada del ritorno da Roma dopo l’incoronazione imperiale, Carlo Magno ordinò che la statua equestre in bronzo collocata davanti al palatium di Ravenna e raffigurante il re ariano Teoderico fosse trasferita ad Aquisgrana – una scelta che è sembrata a molti difficilmente compatibile con il ruolo di sovrano cattolico e difensore della Chiesa di Carlo, e che è stata spesso spiegata facendo riferimento quasi esclusivamente alle qualità artistiche del monumento. Tuttavia, le ragioni che spinsero il nuovo imperatore a un gesto così sorprendente furono essenzialmente politiche e riconducibili in primis ai molti significati che il monumento equestre di Teoderico permetteva di esprimere. Trasferendo ad Aquisgrana l’effigie del grande re ostrogoto, Carlo Magno volle pertanto mostrare – dentro e fuori i suoi domini – in che modo egli intendesse la sua nuova dignità imperiale.
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