Comunità costiere tra forme di potere e ambienti ‘ostili’ nella Toscana altomedievale. Un caso di studio tra ‘polarizzazione’ e nucleazione’
DOI:
https://doi.org/10.6093/1593-2214/9959Parole chiave:
Medioevo, Secoli VIII-XII, Toscana, Comunità costiere, Archeologia Medievale, Archeologia dei paesaggi, Archeologia dei beni pubbliciAbstract
Nel primo paragrafo dell’articolo si procede ad una sintetica rassegna delle indagini che hanno riguardato i paesaggi costieri della Toscana altomedievale, necessaria ad inquadrare il caso studio preso in esame. Quest’ultimo è relativo all’analisi multidisciplinare delle evidenze materiali di una corte regia identificata con quella di Valli, citata nel dotario di Ugo di Arles del 937 a favore della futura moglie Berta e di sua figlia Adelaide. Nel secondo, terzo e quarto paragrafo si illustrano in dettaglio i risultati delle ricerche per il caso studio: da quelle svolte nel centro della corte regia, ovvero nel sito dell’attuale Vetricella (Grosseto), ai survey multidisciplinari nel territorio circostante, originariamente interno alla stessa corte. Il paesaggio antropico e le modifiche del paesaggio naturale e forestale sono ricostruite dalle prime fasi di occupazione altomedievale sino all’abbandono, nel corso dell’XI-XII secolo. Nell’ultimo paragrafo i dati esposti sono comparati con quelli desumibili dalle indagini svolte nei territori circostanti, con l’obiettivo di arricchire il quadro delineato nel noto modello toscano elaborato da Riccardo Francovich, tramite il concetto di polarizzazione, a cui si legherebbe la trama dell’articolazione di queste comunità costiere rispetto a luoghi topici e dominanti.
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