«O utinam anima mea esset in corpore tuo!». Pier Damiani, l’amicitia monastica e la riforma

Autori

  • Umberto Longo Università degli Studi di Roma La Sapienza

DOI:

https://doi.org/10.6092/1593-2214/35

Parole chiave:

Medioevo, XI Secolo, Monachesimo, Riforma ecclesiastica, Pier Damiani, Amicizia

Abstract

L'amicizia si esprimeva attraverso la densissima serie di relazioni di Pier Damiani con una folla di interlocutori, a cominciare dai membri della sua comunità per finire con i monaci di Cassino e Cluny. Una speciale sensibilità emotiva e la condivisione di peculiari comportamenti ascetici e penitenziali alimentavano la forza vincolante che orientava la ristretta cerchia degli asceti seguaci di Pier Damiani a sviluppare, attorno alla passione di Gesù, una teologia per cercare di vivere la propria carne. Per quanto riguarda gli anni '60 del secolo XI si cerca di estendere la proposta di perfezione ascetica di questa cerchia, in particolare verso il monachesimo di Cassino.

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Pubblicato

2010-06-15

Come citare

Longo, Umberto. 2010. «“O Utinam Anima Mea Esset in Corpore tuo!”. Pier Damiani, l’amicitia Monastica E La Riforma». Reti Medievali Rivista 11 (1):149-62. https://doi.org/10.6092/1593-2214/35.

Fascicolo

Sezione

Saggi in Sezione monografica