Edizione digitale di fonti diplomatiche: esperienze, modelli testuali, priorità

Autori

  • Michele Ansani Università degli Studi di Pavia

DOI:

https://doi.org/10.6092/1593-2214/140

Parole chiave:

Medioevo, Fonti, Edizioni digitali

Abstract

L'impiego di standard digitali per la codifica testuale (per esempio XML o TEI) ha realmente significato un progresso nel metodo scientifico e nell'edizione dei documenti diplomatici? Negli ultimi anni è cresciuta al riguardo una certa fiducia, soprattutto fra i giovani studiosi, ma la concreta pratica delle edizioni e la relativa progettazione non pare abbia finora mantenuto le promesse. In questo contributo sono fissati alcuni punti circa il contesto e la specificità di questo tipo di documentazione, allo scopo di restituire una corretta dimensione al significato e all'utilità delle edizioni digitali.

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Pubblicato

2006-12-15

Come citare

Ansani, Michele. 2006. «Edizione Digitale Di Fonti Diplomatiche: Esperienze, Modelli Testuali, Priorità». Reti Medievali Rivista 7 (2):Art. #1. https://doi.org/10.6092/1593-2214/140.

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