Considerazioni sulla presenza dei modelli classici nella narrazione storica di Bartolomeo Facio
DOI:
https://doi.org/10.6092/1593-2214/301Parole chiave:
Medioevo, XV secolo, Italia, Bartolomeo Facio, Alfonso V d'Aragona, Autori classiciAbstract
I Rerum gestarum Alphonsi regis libri decem di Bartolomeo Facio sono un'opera che racconta eventi della storia contemporanea all'autore: accanto alle fonti dell'epoca, da cui traeva informazioni sugli episodi storici descritti, Facio spesso costruisce la narrazione utilizzando modelli di autori classici. La tipologia di reimpiego dei classici è molteplice: ora Facio si limita alla ripresa innocua di una citazione ciceroniana in un discorso di re Alfonso; nella Praefatio riecheggia gli argomenti enunciati da Livio all'inizio della sua opera, mescolati al noto giudizio ciceroniano sullo stile di Cesare; nelle vicende dell'assedio di Gerba e del ritorno a Trapani Facio trasforma i nemici berberi di Alfonso in Cartaginesi, mentre la sosta forzata del re Aragonese a Trapani per una bonaccia gli permette di istituire un paragone ben dissimulato con l'episodio della sosta di Enea a Trapani/Drepanum nel quinto libro dell'Eneide.
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