Wilhelm Humboldt alle origini dello storicismo diltheyano

A proposito di un libro di Giancarlo Magnano San Lio

Autori

  • Giovanni Ciriello Università degli Studi di Napoli Federico II

DOI:

https://doi.org/10.6093/2284-0184/11596

Parole chiave:

Individualità, Umanità, Vita, Temporalità, Storicità.

Abstract

La ricerca di Magnano San Lio si presenta come un’analisi sorvegliata nelle sue istanze ermeneutiche e tesa a costruire il profilo umano e scientifico di Humboldt attraverso suoi particolari campi d’interesse scientifico quali oggettivazioni dell’umano. Ciò viene incontro a una reale e importante esigenza, rappresentata da una ricerca più ampia e sistematica dei rapporti reali e ideali che intercorrono tra il filosofo di Biebrich e il maggiore esponente delle origini dello storicismo critico e problematico. Magnano San Lio individua così un principio centrale e fondamentale comune a Humboldt e a Dilthey: l’idea di uomo intero quale apertura alla riflessione antropologica in continuità con la soggettivizzazione del sapere inaugurata dal trascendentalismo kantiano. Connessa a questa idea di individualità è altresì l’attenta analisi dell’interesse di Humboldt per l’antichità classica, che si amplia in una visione prospettica attenta allo sviluppo di una grande realtà nazionale. Sempre legato al nesso humboldtiano tra individualità e umanità è anche un altro tema di fondamentale importanza: quello della formazione culturale dell’umanità. Tutto ciò a sottolineare come l’intero tragitto scientifico di Humboldt, anche quello connesso alle sue indagini storico-sistematiche, abbia al suo centro il processo di formazione di ciascun individuo nella sua aspirazione al compimento. Di qui il significato acquisito dall’antropologia quale filo conduttore dell’intera e articolata speculazione humboldtiana.

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Pubblicato

2025-01-19

Fascicolo

Sezione

Evolving Philosophy