Reading the Holocaust Through Picturebooks: Analysis of Francesco Tirelli’s Ice Cream Shop’s visual storytelling
DOI:
https://doi.org/10.6093/1826-753X/12618Parole chiave:
albi illustrati, Francesco Tirelli, pertestualità, narrazione visiva, Yael AlbertAbstract
Titolo dell’articolo in italiano: Leggere l'Olocausto attraverso gli albi illustrati: analisi della narrazione visiva del Gelataio Tirelli
Questo articolo propone un’analisi approfondita dell’albo illustrato Il gelataio Tirelli di Tamar Meir (1976), con illustrazioni di Yael Albert (1984), focalizzandosi su come le illustrazioni e la struttura narrativa introducano ai giovani lettori la storia dell’Olocausto. Attraverso un’analisi dettagliata, pagina per pagina, vengono esaminati elementi chiave quali l’accuratezza storica, la prospettiva centrata sul bambino, il capovolgimento orizzontale nelle traduzioni, l’uso di elementi visivi statici e la rappresentazione del movimento attraverso la storia. Ambientate a Budapest, le illustrazioni fondono autenticità storica e narrazione accattivante, rendendo il racconto accessibile e coinvolgente per il giovane pubblico. Analizzando come città, personaggi e movimento siano realizzati visivamente, l’articolo evidenzia il ruolo di questi elementi nel costruire una avvincente narrazione di resilienza e speranza.
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