Observations on the vocation of the protection dog of Abruzzo’s pastoral civilisation to defend the flock from predators

Autori

  • Francesca Trenta CSEBA (Centre for Studies on Ecology and Biodiversity of the Apennines), Informal research group, Contrada Vallonica 11, Treia (MC), Italy
  • Andrea Gallizia CSEBA (Centre for Studies on Ecology and Biodiversity of the Apennines), Informal research group, Contrada Vallonica 11, Treia (MC), Italy
  • Matteo Ferretti CSEBA (Centre for Studies on Ecology and Biodiversity of the Apennines), Informal research group, Contrada Vallonica 11, Treia (MC), Italy
  • Mafalda Manucci CSEBA (Centre for Studies on Ecology and Biodiversity of the Apennines), Informal research group, Contrada Vallonica 11, Treia (MC), Italy
  • Giampaolo Pennacchioni CSEBA (Centre for Studies on Ecology and Biodiversity of the Apennines), Informal research group, Contrada Vallonica 11, Treia (MC), Italy

DOI:

https://doi.org/10.6093/2724-4393/12663

Parole chiave:

cane da pecora abruzzese, Abruzzo, strategie antipredatorie, etologia, predatori, allevatori

Abstract

Questo studio ha avuto l’obiettivo di valutare l’efficacia di un gruppo di cani da protezione del bestiame nel difendere un gregge in autonomia,in assenza del pastore, e di verificare l’assenza di comportamenti aggressivi nei confronti delle persone. La ricerca si è concentratasulla razza Maremmano-Abruzzese, tradizionalmente selezionata dalla civiltà pastorale abruzzese per la custodia degli ovini. L’indagine si è svolta nel corso di tre stagioni autunnali e invernali (2017–2020), per un totale di 258 giornate di osservazione. Il gregge, composto da circa 300 pecore, era custodito da tre cani all’interno di un recinto elettrificato. Le osservazioni si sono concentrate nelle ore crepuscolari, notturne e del primo mattino, sempre in assenza del pastore. Sono stati
monitorati comportamenti vocali (208 vocalizzazioni totali), reazioni a stimoli esterni (passaggio di persone e veicoli) e posizionamenti autonomi notturni dei cani. I risultati confermano che i cani hanno protetto efficacemente il gregge, mostrando forte motivazione alla difesa, capacità di elaborare strategie antipredatorie indipendenti e un buon equilibrio comportamentale. Le vocalizzazioni si sono distribuite principalmente nelle ore notturne (75), al crepuscolo (53) e in combinazioni tra notte, crepuscolo e alba. Sono stati individuati cinque schemi di posizionamento (A, B, C, D, E), adottati spontaneamente dai cani per garantire la sorveglianza dell’area. Importante è anche la totale assenza di aggressività verso le persone, a conferma dell’idoneità di questi soggetti a operare in contesti condivisi con l’uomo. Lo studio dimostra che il cane da pastore Maremmano-Abruzzese è un ausilio altamente efficace per la protezione degli ovini, in grado di operare con autonomia e affidabilità anche in assenza del pastore.

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pastore abruzzese

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Pubblicato

2025-09-16

Come citare

Trenta, F., Gallizia, A., Ferretti, M., Manucci, M., & Pennacchioni, G. (2025). Observations on the vocation of the protection dog of Abruzzo’s pastoral civilisation to defend the flock from predators. BORNH Bulletin of Regional Natural History, 5(1), 19–35. https://doi.org/10.6093/2724-4393/12663

Fascicolo

Sezione

Articoli