The patrons of the Kingdom. Shipowners, shipmasters, foreign merchants and the control of Sicily’s fiscal system at the beginning of the Trastamara age (1414-22)
DOI:
https://doi.org/10.6093/1593-2214/11620Parole chiave:
Medioevo, secolo XV, Corona d’Aragona, campagne militari, risorse fiscali, flotta regia, armatori e capitani di navi, Sicilia, finanziamento della guerraAbstract
Nel 1420, Alfonso V d’Aragona (1416-58), detto il Magnanimo, stipulava un contratto con un gruppo di patrons, ovvero, di armatori e capitani di navi iberici, allo scopo di ottenere i vascelli per la sua flotta regia e il sostegno militare del quale necessitava completare la conquista della in Sardegna e avviare l’invasione della Corsica, che era in mano genovese. In virtù di tale accordo, il sovrano cedeva temporaneamente a questi patrons il controllo sulle risorse fiscali più importanti del regno di Sicilia, quelle cioè generate dall’esportazione del grano e di altre vettovaglie dai porti dell’isola, mediante la vendita di licenze per l’esportazione (tratte). L’intesa si concretizzò pure in un’ampia cessione di quote di autorità pubblica, tanto che i patrons furono investiti anche dell’amministrazione diretta dei porti e del loro personale, nonché del controllo sui castelli nelle località in cui si trovavano le strutture portuali che gli erano state assegnate. Dopo avere analizzato l’opera di ricostruzione del real patrimonio siciliano in seguito all’avvento della dinastia di Trastamara sul trono della Corona d’Aragona nel 1412, il saggio discute il ruolo della Sicilia per il finanziamento delle imprese militari di Alfonso il Magnanimo, per spostare poi l’attenzione sull’accordo stipulato tra quest’ultimo e il consorzio di armatori e capitani di navi al suo servizio, esaminando non solo i contenuti dell’accordo e la distribuzione delle risorse fiscali tra i patrons, ma anche le loro origini sociali. Infine, il saggio si chiude con un’analisi del ruolo strategico che il regno di Sicilia, grazie alle sue ricche risorse fiscali, ebbe per il proseguimento delle campagne militari della Corona a Napoli e nel Mezzogiorno italiano.
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