Exploring minor clerics in early medieval Tuscany
DOI:
https://doi.org/10.6092/1593-2214/5076Parole chiave:
Chierici minori, celibato ecclesiastico, monastero del Monte Amiata, documenti privati.Abstract
Il saggio intende fornire una panoramica sui chierici minori nelle fonti di età carolingia, che, a partire dai capitolari episcopali, mostrano un ruolo assai più rilevante in area italica rispetto alle coeve dinamiche osservabili sul suolo francese. Tra le fonti, sono soprattutto le carte – dettagliatamente analizzate – provenienti dall’archivio del monastero di San Salvatore al Monte Amiata a mostrare una consistente presenza di clerici. Essi appaiono generalmente come un gruppo a forte radicamento rurale, differenziato al proprio interno secondo livelli non omogenei di educazione e alfabetizzazione, ma di una qualche eminenza sociale in ambito locale e con larga presenza di individui adulti con prole. La prevalenza di quest’ultima, ampia fascia di clerici potrebbe essere correlata alla struttura delle pievi dell’Italia centro-settentrionale e alle modalità di trasmissione dell’ufficio ecclesiastico che esse presentavano secondo la linea padre/figlio e zio/nipote. Tra le altre cose, sarà proprio l’appannamento di una netta divisione di status laico/ecclesiastico a preoccupare, inducendo a trovare soluzioni, i riformatori che, nel secolo XI, giungeranno in Italia da altre regioni dell’Europa occidentale.Downloads
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