«Per infinite sperientie». I maestri dell’artiglieria nell’Italia del Quattrocento
DOI:
https://doi.org/10.6092/1593-2214/5290Parole chiave:
Artiglierie, guerra, trasferimento di tecnologia, migrazioni artigiane, politica economica, cultura rinascimentaleAbstract
Il saggio si propone di indagare le trasformazioni tecniche e gli scambi culturali operati dai maestri dell’artiglieria italiani durante il XV secolo, in un contesto contraddistinto da un forte interesse per le sperimentazioni in ambito bellico, dettate tanto dalla creazione di istituzioni militari permanenti quanto dall’espansione del mercato degli armamenti. Bilanci statali, carteggi di ufficiali e ricordanze di fonditori costituiranno la base documentaria dello studio, permettendo di ricostruire i viaggi degli artefici attraverso le corti della Penisola, la formazione del loro multiforme sapere empirico, e i loro rapporti con le autorità. Attraverso l’analisi di collaborazioni e di confronti, le conclusioni della ricerca sottolineeranno il ruolo avuto dagli artefici nell’introduzione di pratiche originali e di prodotti innovativi, non mancando però di evidenziare il continuo, significativo impulso dato dai vari potentati alla diffusione di nuove manifatture e di nuove tecnologie.
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