Famiglie e alberghi genovesi nel Trecento: per un censimento dei segni di distinzione e di appartenenza
DOI:
https://doi.org/10.6093/1593-2214/9525Parole chiave:
Medioevo, Secolo XIV, Genova, Quartieri, Nobiltà, Alberghi genovesi, Famiglie, Segni di distinzione e di appartenenza, Iscrizioni sepolcrali, Arredi liturgici, Tribunale arcivescovileAbstract
L’articolo intende affrontare quanto ruota attorno alla coppia oppositiva distinzione/incondizionata adesione per quanto concerne gli alberghi della città ligure, sia che derivino da un unico ceppo familiare, sia che risultino dall’aggregazione di diversi nuclei familiari, e proporre un primo censimento. L’arco cronologico preso in considerazione è il secolo XIV, poco esplorato per quanto riguarda la vicenda cittadina, mentre le fonti analizzate sono per lo più ancora prodotte e conservate dalle istituzioni religiose. Epigrafi sepolcrali, marcatori di famiglia sugli edifici, pianete e arredi per altari e infine una causa per l’uso di un banco destinato alle donne nella cattedrale contribuiscono a delineare un quadro molto mosso in cui c’è spazio sia per declinazioni personali delle scelte sia per identificazioni incondizionate.
Downloads
Downloads
Pubblicato
Come citare
Fascicolo
Sezione
Licenza
RM Rivista pubblica in internet, ad accesso aperto, con licenza:CCPL Creative Commons Attribuzione |
L'autore conserva il copyright sul suo contributo, consentendo tuttavia a chiunque "di riprodurre, distribuire, comunicare al pubblico, esporre in pubblico, rappresentare, eseguire e recitare l'opera", purché siano correttamente citati l'autore e il titolo della rivista. L’autore, al momento della proposta di pubblicazione, è inoltre tenuto a dichiarare che il contenuto e l’organizzazione dell’opera è originale e non compromette in alcun modo i diritti di terzi, né gli obblighi connessi alla salvaguardia di diritti morali ed economici di altri autori o di altri aventi diritto, sia per testi, immagini, foto, tabelle, sia per altre parti di cui il contributo può essere composto. L’autore dichiara altresì di essere a conoscenza delle sanzioni previste dal codice penale e dalle leggi speciali per l’ipotesi di falsità in atti ed uso di atti falsi, e che pertanto Reti Medievali è esente da qualsiasi responsabilità di qualsivoglia natura, civile, amministrativa o penale, e sarà dall'autore tenuta indenne da qualsiasi richiesta o rivendicazione da parte di terzi.