Una Chiesa dell’impero salico. Piacenza nel secolo XI
DOI:
https://doi.org/10.6092/1593-2214/328Parole chiave:
Episcopio, Impero, Riforma eccelsiasticaAbstract
Tra i secoli X e XI, nel passaggio dall’episcopato dell’italo-greco Giovanni Filagato a quello del lombardo Sigifredo, a Piacenza si radicava il culto di santa Giustina di Antiochia, destinato a divenire un importante elemento della locale identità ecclesiale. Gli anni del vescovo Sigifredo segnarono profondamente l’assetto cultuale e istituzionale della Chiesa piacentina, nella quale, com’è dimostrato, tra l’altro, dalla tradizione memoriale del monastero di S. Savino, erano attivi molteplici influssi riformatori. Solidamente incardinata nel quadro dell’impero salico e caratterizzata nei suoi connotati ecclesiali, politici e culturali dai tratti più tipici di quella particolare stagione della civiltà europea, Piacenza, sotto la guida energica del vescovo Dionigi, si avviava a svolgere un ruolo di primo piano nel drammatico conflitto che sarebbe divampato nella seconda metà del secolo XI.
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