Famiglie e alberghi genovesi nel Trecento: per un censimento dei segni di distinzione e di appartenenza

Autori

DOI:

https://doi.org/10.6093/1593-2214/9525

Parole chiave:

Medioevo, Secolo XIV, Genova, Quartieri, Nobiltà, Alberghi genovesi, Famiglie, Segni di distinzione e di appartenenza, Iscrizioni sepolcrali, Arredi liturgici, Tribunale arcivescovile

Abstract

L’articolo intende affrontare quanto ruota attorno alla coppia oppositiva distinzione/incondizionata adesione per quanto concerne gli alberghi della città ligure, sia che derivino da un unico ceppo familiare, sia che risultino dall’aggregazione di diversi nuclei familiari, e proporre un primo censimento. L’arco cronologico preso in considerazione è il secolo XIV, poco esplorato per quanto riguarda la vicenda cittadina, mentre le fonti analizzate sono per lo più ancora prodotte e conservate dalle istituzioni religiose. Epigrafi sepolcrali, marcatori di famiglia sugli edifici, pianete e arredi per altari e infine una causa per l’uso di un banco destinato alle donne nella cattedrale contribuiscono a delineare un quadro molto mosso in cui c’è spazio sia per declinazioni personali delle scelte sia per identificazioni incondizionate.

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Pubblicato

2022-11-17

Come citare

Guglielmotti, Paola. 2022. «Famiglie E Alberghi Genovesi Nel Trecento: Per Un Censimento Dei Segni Di Distinzione E Di Appartenenza». Reti Medievali Rivista 23 (2):93-131. https://doi.org/10.6093/1593-2214/9525.

Fascicolo

Sezione

Saggi