Eredità rosminiana, sentimento nazionale ed erudizione cittadina nel dantismo veronese e veneto otto-novecentesco

Autori

DOI:

https://doi.org/10.6093/1593-2214/9593

Parole chiave:

Medioevo, Secoli XIX-XX, Veneto, Antonio Rosmini, Dante Alighieri, De Monarchia, Rapporti fra Chiesa e Stato, Cattolici liberali, Carlo Cipolla, Gerolamo Biscaro

Abstract

Nella seconda metà del secolo XIX e nei primi decenni del successivo, gli storici e gli studiosi di letteratura delle città venete si occuparono con intensità di Dante e delle sue opere. Molte ricerche furono dedicate alle tracce della presenza del poeta in questo o in quel luogo. Il ruolo di Verona, città dantesca par excellence, fu centrale. Tuttavia, un tema si impose: gli studi sul De monarchia, in connessione col problema dei rapporti fra lo Stato e la Chiesa. Ciò suscitò dibattiti e contrasti fra studiosi di tradizione cattolico-liberale (come Carlo Cipolla) e studiosi laici (come Gerolamo Biscaro).

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Pubblicato

2022-12-16

Come citare

Varanini, Gian Maria. 2022. «Eredità Rosminiana, Sentimento Nazionale Ed Erudizione Cittadina Nel Dantismo Veronese E Veneto Otto-Novecentesco». Reti Medievali Rivista 23 (2):241-64. https://doi.org/10.6093/1593-2214/9593.

Fascicolo

Sezione

Saggi in Sezione monografica

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