I processi biocognitivi dell’educazione

Autori

  • Anita Gramigna Professore Associato Pedagogia Generale Università di Ferrara

DOI:

https://doi.org/10.6093/2284-0184/5432

Parole chiave:

Epistemologia, Biologia e Formazione, Cognitività

Abstract

Questo articolo studia la natura dinamica della conoscenza per giungere a meglio identificarne i suoi congegni formativi, nel versante epistemico come in quello applicativo. La metafora di Jacob sulla natura come “bricoleur” è, nelle nostre intenzioni, una cornice descrittiva di come agisce l’intelligenza e si muove. Si chiarirà la relazione fra biologia e pedagogia, al fine di elaborare ipotesi operative. La prospettiva eremeneutica utilizzerà la categoria di “estetica realazionale” messa a punto da Bateson quale base di una teoria della conoscenza tesa a elaborare processi di ottimizzazione dell’apprendimento. L’analisi delle teorie e delle loro aporie nel dibattito internazionale si basa su di una revisione costante del modello in relazione alle sue evidenze. La verifica si è valutata in merito alla coerenza fra obiettivi, presupposti e categorie utilizzate; infine, fra questi elementi e la possibilità di un loro riassestamento. Risultati attesi sono proposte operative sulla modificabilità cognitiva.

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Pubblicato

2018-01-31