Fare un "lavoro da donne". I giovani commessi nelle vie dello shopping di Milano e Londra: Stereotipi, Rappresentazioni e Modelli di Mascolinità

Autori

DOI:

https://doi.org/10.6093/2723-9608/8733

Parole chiave:

mascolinità, genere, retail, moda, fast fashion

Abstract

A partire da un’analisi della letteratura scientifica sui modelli di maschilità nel filone dei Men’s and Masculinities Studies vengono presentati i risultati di una ricerca qualitativa, condotta attraverso l’analisi di 50 interviste e 2 focus group, sulla vendita al cliente in un’ottica di genere e dal punto di vista delle trasformazioni delle mascolinità.

Il saggio di concentra sulle (auto)rappresentazioni di lavoratori e lavoratrici dei negozi delle vie dello shopping di Milano e Londra, nel settore del retail e in particolare nella fast fashion e nella telefonia, caratterizzati dalla presenza di grandi brand di aziende nazionali e multinazionali, e da processi di femminilizzazione dal punto di vista occupazionale, connessi ad un forte radicamento degli stereotipi di genere.

I risultati di ricerca mostrano come il lavoro di vendita al cliente venga considerato un “lavoro da donne” e come nella fast fashion venga dato per scontato che i ragazzi commessi siano di orientamento omosessuale proprio perché svolgono questa attività.

Quindi, in questo studio viene identificato un modello di mascolinità, osservato in entrambi i contesti di ricerca, che si afferma come fluido, fuori dagli schemi, controcorrente rispetto alle spinte eteronormative e binarie presenti nella società contemporanea, in cui però si intersecano tra loro elementi ambivalenti.

Si tratta, infatti, anche di una modalità di espressione di genere che si inserisce coerentemente nei luoghi di consumo e della vendita e in una attività lavorativa che rientra nell’ambito del lavoro emozionale (Hochschild 1983) i cui aspetti fondamentali sono appunto la relazione empatica con la clientela, l’ascolto e la cura degli altri, ma anche la cura di sé, del proprio aspetto, dell’abbigliamento, dell’estetica.

Nel settore della telefonia, invece, si rileva da un lato il radicamento degli stereotipi di genere e dall’altro, al contempo, una segmentazione degli stessi: l’attività di vendita è genericamente associata al “femminile”, ma le questioni riguardanti aspetti tecnici e tecnologici vengono considerate da addetti e addette come ambiti “maschili”.

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Biografia autore

Annalisa Dordoni, Università degli Studi di Milano-Bicocca

Assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale dell'Università degli Studi di Milano-Bicocca, la Dott.ssa Annalisa Dordoni svolge attività di ricerca principalmente nell'ambito degli Studi di Genere e della Sociologia del Lavoro. Ha presentato le sue ricerche in diverse conferenze e pubblicato articoli su riviste e capitoli di volumi. La monografia tratta dalla sua tesi di dottorato è stata pubblicata nel 2019 (Sempre aperto. Lavorare su turni nella societa? dei servizi 24/7, Collana Sociologie, Mimesis). Ora sta lavorando a due progetti, sui cambiamenti contemporanei nei ruoli di genere e nei modelli di mascolinità, e sul lavoro da casa durante la pandemia di COVID-19 in una prospettiva intersezionale, tenendo conto di questioni di genere, di classe e generazionali.

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Pubblicato

2022-09-30

Come citare

Dordoni, A. (2022). Fare un "lavoro da donne". I giovani commessi nelle vie dello shopping di Milano e Londra: Stereotipi, Rappresentazioni e Modelli di Mascolinità. Fuori Luogo. Rivista Di Sociologia Del Territorio, Turismo, Tecnologia, 11(1), 37–50. https://doi.org/10.6093/2723-9608/8733