Fake news ai tempi del Covid-19. L'uso del fact checking per contrastare l'epidemia della disinformazione

Autori

DOI:

https://doi.org/10.6092/2723-9608/7019

Parole chiave:

Coronavirus, Debunking, Disinformation, Fact checking, Fake news

Abstract

Il fenomeno delle fake news seppure si è espanso dal 2004 in concomitanza con l’ingresso nell’era del web 2.0, è sempre esistito. Se da un lato internet ha favorito la libertà di espressione permettendo a chiunque di far sentire la propria voce, dall’altra, in un contesto caratterizzato dall’eccessiva profusione di informazioni, il web ha condotto verso la perdita di credibilità e di legittimazione dei saperi esperti (Martucci 2018). Infatti, il parametro di misurazione dell’attendibilità delle informazioni non è più basato sull’autorevolezza della fonte e sulla sua scientificità, ma sul numero di like e di condivisioni sulle piattaforme virtuali e quindi sulla viralità della notizia (ibidem).

Tutto questo sembra essere ancor di più accentuato nelle situazioni emergenziali. Infatti, come è accaduto nel periodo della cosiddetta “crisi dei rifugiati” del 2015, oggi, nel pieno dell’emergenza Coronavirus, il numero di notizie false che circola in rete è davvero impressionante.

Questo articolo mira a dare una definizione del fenomeno delle fake news ed allo stesso tempo a mettere in luce quali siano i meccanismi proposti dalla letteratura da attuare per cercare di arginare, o quanto meno contenere, il problema della disinformazione sia da una prospettiva top-down che da una prospettiva bottom-up. In più verranno presentati gli attuali meccanismi messi in atto dallo Stato italiano per contrastare l’eccessiva diffusione delle notizie false sul tema del Coronavirus. In particolare, si farà riferimento ad un meccanismo cha parte da una prospettiva “dal basso” ossia quella del fact checking e della sua variante collaborativa. Saranno presi in esame, dunque, una serie di interventi di questo tipo promossi dallo Stato italiano (in particolare dal Ministero della Salute), da centri di ricerca medici e farmacologici, da testate giornalistiche e da blog online allo scopo di screditare le notizie false sul Covid-19 che vengono diffuse in rete. Questo meccanismo mira a promuovere la consapevolezza del cittadino sulla attuale pandemia allo scopo che egli possa riconoscere le notizie false o provenienti da fonti non ufficiali e soprattutto a non condividerle con gli utenti sul web.

Il presente lavoro riconosce che un notevole sforzo, istituzionale e non, è stato fatto per cercare di contenere la diffusione delle fake news sul tema del Coronavirus ma il continuo proliferare e la incessante condivisione di notizie false sul web fa supporre che sia necessario un maggiore impegno da parte delle istituzioni, soprattutto mettendo in atto i meccanismi di tipo top-down proposti in letteratura.

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Biografia autore

Antonio Russo, Università degli Studi di Napoli Federico II, Italia

Dottorando presso il Dipartimento di Scienze Sociali dell'Università degli studi di Napoli "Federico II".

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Pubblicato

2020-09-23

Come citare

Russo, A. (2020). Fake news ai tempi del Covid-19. L’uso del fact checking per contrastare l’epidemia della disinformazione. Fuori Luogo. Rivista Di Sociologia Del Territorio, Turismo, Tecnologia, 7(1), 89–95. https://doi.org/10.6092/2723-9608/7019