L’ingenuo tra bello e sublime
Studio su reale e ideale in Schiller
DOI:
https://doi.org/10.6093/2284-0184/9778Parole chiave:
Schiller, ingenuo, sentimentale, bello, sublimeAbstract
Questo studio prende in esame il rapporto che i concetti di ingenuo e sentimentale intessono con le due principali categorie estetiche schilleriane, il bello e il sublime, con il duplice intento teorico di rilevare come il concetto di ingenuo costituisca una peculiare sintesi sia delle qualità squisitamente estetiche del bello e del sublime, sia delle prospettive morali e teleologiche che questi ultimi rappresentano nel contesto generale della riflessione di Schiller sul problema della destinazione dell’uomo. Si procede con l’indagare la diversa modulazione del rapporto tra reale e ideale in ognuno di questi fenomeni estetici attraverso le nozioni di forma e di idea, per poi trarre le conclusioni sul ruolo che la figura del sentimentale ricopre nella teleologia schilleriana.
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