Riscoprire villa Favorita a Ercolano. Proprietari, committenti, progettisti e maestranze in uno dei più rinomati episodi delle Ville Vesuviane

Autori

  • Elena Manzo Università della Campania Luigi Vanvitelli
  • Michele Cerro Università della Campania Luigi Vanvitelli

DOI:

https://doi.org/10.6093/2532-2699/12490

Parole chiave:

Ville vesuviane, Domenico Antonio Vaccaro, Errico Alvino, giardino, giochi

Abstract

Villa Favorita, capolavoro del tardo barocco e del neoclassicismo napoletano, è una delle più celebri e imponenti residenze aristocratiche - note come “Ville Vesuviane” - adagiata lungo la fertile fascia alle pendici del Vesuvio, tra i quartieri Barra e Torre del Greco. Questo saggio si propone di offrire nuove prospettive su Villa Favorita, fornendo una visione più dettagliata della sua storia, rivisitando i principali presupposti storiografici e, soprattutto, evidenziando come essa sia stata il risultato di una stretta collaborazione tra committenza, prestigiosi architetti, artisti di fama e maestranze, le cui competenze hanno contribuito in modo significativo all'eccellente qualità della villa e del suo ampio spazio verde.

Biografie autore

Elena Manzo, Università della Campania Luigi Vanvitelli

Elena Manzo è architetta e ricopre il ruolo di Professore Ordinario di Storia dell’Architettura e del Design presso l’Università della Campania Luigi Vanvitelli, dove presiede anche il Nucleo di Valutazione della Qualità. Ha conseguito il dottorato di ricerca in Storia e Critica dei Beni Architettonici e Ambientali presso il Politecnico di Torino. Coordina programmi di ricerca nazionali e internazionali ed è autrice di numerosi articoli scientifici, monografie e contributi in volumi collettanei. La sua attività di ricerca si concentra principalmente sull’architettura e lo sviluppo urbano in epoca moderna e contemporanea, con particolare attenzione ai seguenti ambiti: il Regno dei Borbone nell’Italia meridionale (1734–1861); la Napoli dell’Ottocento e del Novecento; l’architettura danese e scandinava; l’architettura termale e delle stazioni idrominerali tra XIX e XX secolo; il ruolo del viaggio e la ricezione dell’antichità classica in età moderna. Ha ricevuto numerose borse di studio per la ricerca a livello nazionale e internazionale, tra cui un prestigioso riconoscimento dall’Accademia di San Luca, ed è membro di rilievo del Forum UNESCO University and Heritage.

Michele Cerro, Università della Campania Luigi Vanvitelli

Dottorando di ricerca in Storia dell’Architettura presso l’Università della Campania Luigi Vanvitelli.
Si è laureato in Architettura presso l’Università di Napoli Federico II nel 2020, mentre nel 2021 ha
conseguito il Master in Restauro e progetto per l’archeologia presso lo stesso ateneo. Ha fatto parte di gruppi di ricerche nazionali e internazionali, tra cui, nel 2023, quello di T.H.E.R.M.E., il cui studio è stato finanziato nell’ambito del Bando di Ateneo Valere Giovani, dell’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli. Ha tra i suoi temi di ricerca quello dei giardini delle residenze aristocratiche nel contesto napoletano tra Settecento e Ottocento.

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Pubblicato

2025-07-25

Come citare

Manzo, E., & Cerro, M. (2025). Riscoprire villa Favorita a Ercolano. Proprietari, committenti, progettisti e maestranze in uno dei più rinomati episodi delle Ville Vesuviane. Studi E Ricerche Di Storia dell’architettura, 1(17), 70–89. https://doi.org/10.6093/2532-2699/12490

Fascicolo

Sezione

Articoli