La “crociata” al tempo di Alfonso d’Aragona

Autori

DOI:

https://doi.org/10.6093/2974-637X/12883

Parole chiave:

Crociata, Alfonso d'Aragona, Roberto Sanseverino, Cultura Umanistica

Abstract

Sullo sfondo di un’attiva politica orientale che – in linea con la tradizione catalana – guardava soprattutto all’Egitto, principale polo di attrazione economica per i mercanti aragonesi, il re Alfonso V intrecciò rapporti privilegiati con il sovrano etiope e con i governanti dell’Africa settentrionale. Solo negli anni Cinquanta del Quattrocento tale diplomazia assunse una coloritura “crociata”, prevalentemente a fini propagandistici, sostenuta da numerosi trattati protrettici che gli umanisti di corte e altri autori vicini al sovrano aragonese gli indirizzarono, sollecitandolo a prendere la croce e ad assumere la guida di una spedizione santa.

Biografia autore

Bruno Figliuolo, Università di Udine

Bruno Figliuolo è Professore ordinario di Storia Medievale presso l'Università degli Studi di Udine. Condirettore della «Nuova Rivista Storica», è membro delle accademie pontaniana e di scienze lettere e arti di Napoli, membro del comitato scientifico di numerosi enti e collane editoriali, oltre che dell’Edizione Nazionale dei Testi della Storiografia Umanistica. Autore di numerose monografie e molti articoli apparsi in riviste e atti di convegno internazionali, ha sviluppato molteplici interessi storiografici: dalla storia del Mezzogiorno alla sismologia storica, alla cultura umanistica, alla storia economica italiana e alla storiografia tra Otto e Novecento. Ha da poco pubblicato un volume sulle strutture economiche e gli spazi commerciali delle città italiane nel basso Medioevo (Udine 2022).

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Pubblicato

04/12/2025

Come citare

Figliuolo, B. (2025). La “crociata” al tempo di Alfonso d’Aragona. CESURA - Rivista, 4(2), 349–363. https://doi.org/10.6093/2974-637X/12883

Fascicolo

Sezione

Confronti (Sezione monografica)

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