La “crociata” al tempo di Alfonso d’Aragona
DOI:
https://doi.org/10.6093/2974-637X/12883Parole chiave:
Crociata, Alfonso d'Aragona, Roberto Sanseverino, Cultura UmanisticaAbstract
Sullo sfondo di un’attiva politica orientale che – in linea con la tradizione catalana – guardava soprattutto all’Egitto, principale polo di attrazione economica per i mercanti aragonesi, il re Alfonso V intrecciò rapporti privilegiati con il sovrano etiope e con i governanti dell’Africa settentrionale. Solo negli anni Cinquanta del Quattrocento tale diplomazia assunse una coloritura “crociata”, prevalentemente a fini propagandistici, sostenuta da numerosi trattati protrettici che gli umanisti di corte e altri autori vicini al sovrano aragonese gli indirizzarono, sollecitandolo a prendere la croce e ad assumere la guida di una spedizione santa.
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